MONTAGGIO DENTI

MONTAGGIO DENTI

Per il confezionamento della protesi rimovibile il montaggio dei denti rappresenta la fase costruttiva più importante.

Schematicamente si possono distinguere 4 fasi che vengono svolte sinergicamente da due figure professionali: l'Odontotecnico ed l'Odontoiatra Protesista.

1) Rilevamento delle impronte e sviluppo dei modelli di gesso

2) Confezionamento delle basi d'articolazione e presa altezza

3) Montaggio dei denti e prova del combaciamento e dell'estetica

4) Consegna delle protesi, ritocchi della base rosa ed equilibratura dei contatti occlusali

Adesso andiamo ad esaminare come vengono effettuati questi 4 passaggi esponendo un caso clinico che ho effettuato al domicilio del paziente.

1) Rilevamento delle impronte e sviluppo dei modelli di gesso

Nella foto 1 sono visibili le impronte rilevate. Superiormente ho usato un portaimpronta per edentuli ed inferiormente un portaimpronta normale avendo però l'accortezza di mettere della cera azzurra distale per colmare la distanza eccessiva dalla cresta osteomucosa dovuta ai denti residui molto lunghi.

Nella foto 2 vediamo i modelli di gesso: l'arcata edentula superiore e il modello inferiore con i 4 denti residui, che il paziente ha voluto conservare nonostante siano molto estrusi e parzialmente mobili.

2) Confezionamento delle basi d'articolazione e presa altezza

Osserviamo ancora i modelli iniziali in foto 1. L'arcata superiore è completamente edentula, mentre l'arcata inferiore presenta dei denti residui che risultano molto allungati. Pertanto prima di effettuare le basi di articolazione in resina rosa fotopolimerizzante ho eliminato i sottosquadri aggiungendo del gesso ( foto da 2 a 5 ). La fase successiva è l'aggiunta dei valli in cera gialla che ci permetteranno di registrare la posizione di chiusura in massima intercuspidazione. Tuttavia in questo caso, nelle zone posteriori dell'arcata inferiore, ho preferito montare direttamente i denti in resina poiché la loro posizione è obbligata dallo spazio compreso tra i denti residui contigui che ci indicano anche qual'è l'altezza ( foto da 6 a 8 ).

In foto 1 il paziente con le basi d'articolazione in bocca durante la presa dell'altezza; è stata evidenziata sulla cera gialla la linea mediana rilevata guardando il centro dell'ala del naso, del filtro del labbro superiore e del mento. In foto da 2 a 5 sono visibili i modelli di gesso messi in articolatore e pronti per effettuare il montaggio dei denti.

3) Montaggio dei denti e prova del combaciamento e dell'estetica

Prima di effettuare il montaggio sarà necessario individuare il centro cresta delle due arcate e studiarne il rapporto in zona anteriore ( da canino a canino ) e in zona latero-posteriore ( premolari e molari ). Il rapporto di cresta delle due porzioni di archi anteriori ci dirà se trattasi di 1°, 2° o 3° classe.

La misurazione della porzione di arco in zona molare ci dirà qual'è l'arcata più larga, ed in questo caso l'arcata più larga è quella inferiore ( foto 1 ). Pertanto procederemo effettuando un montaggio del molare superiore di destra incrociato rispetto al molare inferiore che è un dente naturale del paziente ( foto 3 e 4 ). Come regola generale il montaggio dei denti posteriori deve osservare un rigoroso rapporto con le due creste edentule superiore e inferiore, in cui la cuspide di stampo del molare superiore deve essere posizionata nel centro cresta superiore ( foto 2 ) con la sua proiezione in basso che cade sulla cresta inferiore; similmente la cuspide di spampo del molare inferiore ( che è la mesio-vestibolare ) verrà posizionata sul centro della cresta inferiore e la sua proiezione in alto dovrà raggiungere il centro della cresta superiore. Inoltre andranno ricreate le curve occlusali di Von Spee e di Wilson.

Alcuni denti residui si trovino al di fuori del piano occlusale. Pertanto, in mancanza di indicazioni ben precise da parte dell'Odontoiatra Protesista, l'Odontotecnico sarà costretto a fare un montaggio con un piano occlusale sinuoso anzichè piatto ( foto da 1 a 3 ). Poiché il piano occlusale è sacro ed è sempre bene rispettarlo, il mio approccio è quello di informare il paziente del problema ed ottenere il suo consenso ad effettuare un leggero molaggio occlusale ( foto 4 ). Quindi già in fase di montaggio dei denti si va ad effettuare il molaggio dei denti in gesso che poi sarà riportato sui denti residui del paziente. Il risultato finale è quello di ottenere un piano occlusale corretto ( foto 5 ), quindi una giusta funzione che va sempre a braccetto con una migliore estetica.

In foto 1 e 2 possiamo vedere il modello di gesso dell'arcata inferiore che ha 4 denti residui di cui 2 palesemente oltre il piano occlusale. Fare un leggero molaggio selettivo delle cuspidi di questi denti ( foto 1 e 2 ), ci permette di ottenere un corretto piano occlusale, che vuol dire una corretta funzione ed una migliore estetica. Nelle foto da 5 a 7 si può vedere il piano occlusale ottenuto sull'arcata inferiore.

In foto da 1 a 8 il nuovo montaggio con gli incisivi superiori posizionati più in avanti e in basso. In foto 2 è visibile il montaggio in morso crociato degli ultimi due denti posteriori di destra ( foto 2 ) ed in foto 3 è evidenziata la presenza di 3 premolari superiori anziché 2, che ho effettuato per poter montare l'ultimo molare superiore di destra in miglior contatto col molare inferiore residuo. In foto 4 è visibile la forma ad arco romano ellittico delle due arcate dove si nota una maggiore ampiezza dell'inferiore. Anche in foto 5 è visibile il morso crociato in corrispondenza dell'ultimo molare superiore di destra necessaria per poter rispettare la sua posizione centrata rispetto alla cresta. Infine nelle foto da 6 ad 8 si può vedere il buon andamento del piano occlusale con un accenno della curva di Spee.

In foto 1 le due protesi completate viste dal lato occlusale ed in foto 2 le stesse viste dal lato di appoggio sulla mucosa.

4) Consegna delle protesi, ritocchi della base rosa ed equilibratura dei contatti occlusali

Ed eccoci finalmente alla fase conclusiva che è quella della consegna delle due protesi. Anche questa fase deve essere effettuata con calma prendendosi tutto il tempo necessario per effettuate i ritocchi della base rosa, i ritocchi occlusali per regolare in maniera contemporanea l'occlusione sia a destra che a sinistra e la regolazione dei ganci a filo.

Ecco le protesi completate come si presentano prima della consegna ( foto da 1 a 4 ). Ho provato prima la dentiera inferiore che faceva male sulle gengive. Ho pertanto utilizzato della pasta siliconica per rilevare i punti di pressione ed ho poi effettuato il ritocco laddove si intravedeva la resina rosa. Sono stati necessari numerosi ritocchi per adattare la protesi inferiore, mentre superiormente non ho dovuto fare nessun ritocco sulla base rosa. La stabilità primaria della protesi superiore è notevole; ciò è dovuto alla precisione della base che era stata perfezionata con una seconda impronta in fase prova denti. Ho dovuto poi insegnare al paziente come togliere la protesi che risultava come fissa a causa dell'effetto di vuoto d'aria. Infine ho provveduto ad equilibrare l'occlusione utilizzando una cartina d'articolazione per rilevare i punti di maggior contatto.

In foto 1 e 2 il paziente con la protesi in posizione di riposo ed in foto 2 a bocca aperta. In foto 3 e 4 si apprezza la scopertura dei margini incisali durante i movimenti ed in foto 5 osserviamo le protesi in massima intercuspidazione. Da notare la coincidenza delle linee mediane superiori ed inferiori.

Spiegazioni finali

Ci vogliono diversi giorni per abituarsi all'ingombro e ad evitare di mordersi guancia e lingua; inoltre i primi giorni c'è più salivazione dovuta al fatto che le protesi vengono percepite come un corpo estraneo. Solo in un secondo tempo il cervello memorizza la loro forma e le riconosce come parte integrante del proprio corpo. Solo adesso il paziente ha imparato ad evitare di mordersi ed anche la salivazione si è normalizzata.

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